Sapere per fare

GLI ULTIMI TEMPI

Gli ultimi tempi

Le Scritture ci parlano degli ultimi tempi, ma non ci danno date. Diciamo che, nella tempistica biblica, gli ultimi tempi sono quelli che prevedono l’avvento del Re e del Regno di Dio. Quindi, successivi alla morte e resurrezione del Messia (la prima venuta) e in attesa della seconda venuta per stabilire il Regno.
Perciò, siamo negli ultimi tempi. È chiaro che ogni giorno che passa siamo sempre più vicini al tempo della fine, e quindi vediamo avvicinare il ritorno del Signore con ogni giornata del calendario. E ci sono dei segni o segnali che ci aiutino a prevedere una fine? Come disse Gesù: “Come era ai giorni di Noè”(Mt. 24:36-42). E come era?
Segni dei tempi di Noè:
• La gente mangiava e beveva – un certo godimento sociale, l’allegria
• Si sposava ed era data in moglie – la costruzione di famiglie, la normalità
• E non si avvide di nulla finché – una certa ignoranza del giudizio a venire
• (da Gen. 6:2) possibili indagini nell’occultismo tra uomini ed esseri angelici
• Moltiplicazione della popolazione (Gen. 6:1)
• Disinteresse in Dio (corruzione morale e violenza, Gen. 6:12-13)
• Incertezza nelle stagioni (prima del diluvio, Gen.8:22)
• Insensibilità verso i bisognosi (Matt. 25:32-46)

Diciamo che i segnali ci stanno tutti. Altri segnali li dà Gesù stesso ai discepoli in Matteo 24:3-14, ed anche di questi non possiamo dire che non ci siano.
• Molti si presenteranno come falsi Cristi
• Sentirete parlare di guerre e rumori di guerre
• Vi saranno carestie, pestilenze e terremoti in vari luoghi
• Vi uccideranno e sarete odiati da tutti a causa del mio nome
• Molti si scandalizzeranno, si tradiranno e si odieranno
• Sorgeranno molti falsi profeti e ne sedurranno molti
• E l’amore di molti si raffredderà.

Particolarmente, parlando di pestilenze, sorge la domanda: ma l’attuale pandemia è uno dei segni della fine? Sicuramente la mettiamo tra le voci che Gesù cita, ma non è né la pandemia definitiva, né quella finale. Per quello dobbiamo andare nel libro dell’Apocalisse, cap. 6:7-8, col quarto cavaliere che si presenta dopo il primo (l’anticristo), il secondo (la guerra), il terzo (la carestia) e, giustamente, è la conseguenza dei primi tre, uccide con la spada, con la fame e con la mortalità prodotta da una vasta guerra mondiale. Le epidemie seguono sempre la guerra, assieme alla povertà e la fame. Ricordiamo “la spagnola” dopo la prima guerra mondiale, questa per ora ne è solo un’ombra (50 milioni di morti), anche se fa molta paura.

Andrew